Perché il bilancio di genere è importante nell’ambito dei fondi europei in regime di gestione concorrente?

Il bilancio di genere è necessario per conseguire gli obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale dell’UE. A livello di UE esiste una base sia giuridica che politica per l’elaborazione del bilancio di genere (cfr. strumento1). Esso genera inoltre vantaggi economici

Gli studi mostrano chiaramente l’esistenza di un nesso tra una maggiore uguaglianza di genere e l’aumento della crescita e dell’occupazione.

«Le prove confermano che il miglioramento dell’uguaglianza di genere genererebbe fino a 10,5 milioni di posti di lavoro aggiuntivi entro il 2050 e il tasso di occupazione dell’UE raggiungerebbe quasi l’80 %. Anche il prodotto interno lordo (PIL) pro capite dell’UE ne beneficerebbe e potrebbe aumentare fino quasi del 10 % entro il 2050»[1] Ridurre le disuguaglianze nelle attività del mercato del lavoro, nelle retribuzioni e nell’istruzione stimolerà in particolare la crescita e la creazione di posti di lavoro.

L’applicazione integrale di un approccio basato sul bilancio di genere, integrando le prospettive di genere nei cicli dei fondi UE, garantirà che:

  • l’attuazione dei fondi UE sia di qualità più elevata e raggiunga tanto le donne quanto gli uomini in tutta la loro diversità;
  • gli obiettivi dei fondi UE siano raggiunti in modo più efficace, in quanto il bilancio di genere contribuisce a migliorare la pianificazione, l’attuazione e la sorveglianza, garantendo al contempo che le disuguaglianze non siano perpetuate;
  • venga promossa la parità di genere, un diritto umano fondamentale;
  • l’assegnazione delle risorse economiche vada a vantaggio sia delle donne sia degli uomini in tutta la loro diversità;
  • i progetti dei fondi UE siano potenziati mediante una selezione più mirata dei beneficiari e un più efficace raggiungimento degli obiettivi e delle finalità generali.

Come abbiamo visto in questo kit di strumenti, la parità di genere è un diritto fondamentale riconosciuto, un valore centrale e uno degli obiettivi da raggiungere per l’UE. La parità tra donne e uomini è un principio sancito nel trattato istitutivo dell’Unione europea. Il patto europeo per la parità di genere e il pilastro europeo dei diritti sociali sanciscono entrambi la parità di genere e un migliore equilibrio tra attività professionale e vita familiare quali elementi chiave da integrare nei fondi UE. Tutti questi impegni rafforzano la base per l’elaborazione del bilancio di genere, così come i principali impegni internazionali, tra i quali figurano dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali[2] agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). La parità di genere non  è solo un obiettivo globale a sé stante (OSS 5) e un elemento trasversale di tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile; il quadro degli OSS comprende anche un indicatore specifico sul bilancio di genere (indicatore 5.c.1) [3]

Cfr. lo strumento 1 per ulteriori informazioni sul quadro normativo dei fondi UE e sull’accento posto sulla parità di genere.