Il bilancio di genere come strumento per aumentare la partecipazione di donne e uomini alle procedure di bilancio

Che cosa significa?

La promozione della parità nella partecipazione alle procedure di bilancio può assumere molte forme. Poiché il bilancio di genere si basa sulla sana gestione, esso mira ad aumentare la partecipazione delle parti interessate al processo di elaborazione del bilancio mediante consultazioni e l’uso di dati disaggregati per genere. È opportuno notare che il bilancio di genere in sé non garantisce un processo partecipativo. È necessario applicare misure mirate per rendere inclusiva la procedura di bilancio.

Tuttavia, adottando opportune misure per coinvolgere attivamente sia donne sia uomini in egual modo durante la preparazione dei bilanci pubblici, possiamo garantire che prendano parte alle decisioni che li riguardano. Migliorare la diversità della partecipazione significa anche tener conto delle diverse caratteristiche di donne e uomini quali l’età, la razza, l’origine etnica, la religione, l’istruzione, le disabilità, l’estrazione socioeconomica, l’orientamento sessuale ecc[1]. Per i fondi UE ciò significa organizzare consultazioni che coinvolgano varie parti interessate e rappresentanti: autorità, esperti, organizzazioni non governative (ONG), parti sociali ecc. È essenziale garantire che queste parti interessate chiave siano informate delle potenziali opportunità offerte dai fondi e consentire loro di esprimere le proprie priorità e i propri interessi per eventuali progetti.

 Austria: partecipazione all’elaborazione dei bilanci dei fondi UE

In Austria, diverse organizzazioni che operano a favore della parità di genere partecipano alla preparazione dei bilanci dei fondi UE. Per quanto riguarda il bilancio del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) hanno partecipato le seguenti organizzazioni: Kinderfreunde (organizzazione per l’assistenza all’infanzia), Landesfruenbeauftragte (funzionari delle province austriache per le questioni femminili), Initiative Frau&Arbeit (Iniziativa donna&lavoro) e FEMMAIL-Fraueninformationszentrum Vorarlberg (centro di informazione per le donne).

Diverse azioni hanno facilitato l’inclusione di esperti e partner in materia di genere, quali ad esempio:

  • gruppi di riflessione con esperti in materia di genere,
  • conferenze aperte di una giornata sui risultati intermedi delle osservazioni pubbliche sul progetto di bilancio,
  • il coinvolgimento di un rappresentante nazionale ufficiale esperto in materia di parità di genere (dalla Cancelleria federale, Bundeskanzleramt, BKA), la promozione di una partecipazione più ampia di esperti in materia di genere; la partecipazione equilibrata di donne e uomini ai gruppi di programmazione.

Grazie a questa collaborazione, le conoscenze specialistiche sono confluite nei processi di ideazione dei progetti e nella relativa programmazione di bilancio. Assicurando la partecipazione delle organizzazioni impegnate a promuovere l’uguaglianza, la non discriminazione e le responsabilità verso i diritti delle persone, l’Austria ha saputo garantire il rispetto dei trattati dell’UE, dell’articolo 7 della Costituzione e delle politiche nazionali[2].