Gender Budgeting
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ItalianMisure per definire i partenariati e governance multilivello
Il regolamento sulle disposizioni comuni offre orientamenti sulla governance multilivello in relazione a:
Definizione di gruppi di partner da includere nelle consultazioni delle parti interessate
autorità cittadine e altre autorità pubbliche
Tra gli organismi responsabili della promozione della parità di genere nelle amministrazioni cittadine e in altre autorità pubbliche vi sono le agenzie governative, come ad esempio i consigli consultivi in materia di parità di genere, gli organi amministrativi centrali semi-autonomi e le entità a livello regionale, provinciale e comunale [1].
Tra i partner pertinenti per la dimensione di genere possono figurare i punti focali o i soggetti responsabili della promozione della parità di genere con ruoli giuridici o amministrativi, oppure autorità competente in settori specifici.
parti economiche e sociali
Le parti economiche e sociali specifiche per paese possono includere gli organismi competenti per la parità di genere che promuovono l’uguaglianza di genere nel mercato del lavoro e mediante i dialoghi so- ciali sul luogo di lavoro. Sono compresi i sindacati, l’industria e gli enti locali per lo sviluppo economico.
i pertinenti organismi che rappresentano la società civile, i partner ambientali e gli organismi responsabili della promozione dell’inclusione sociale, dei diritti fondamentali, dei diritti delle persone con disabilità, della parità di genere e della non discriminazione.
Nelle organizzazioni della società civile pertinenti rientrano i centri per gli studi e la ricerca sulle donne; organizzazioni femministe; istituti per la formazione delle competenze, istituti accademici e istituti di istruzione; imprese dirette da donne; altre imprese sociali; società del settore privato; i media locali e nazionali nonché le organizzazioni non governative (ONG). Esse comprendono in particolare le organizzazioni femminili, le ONG che si occupano di promozione della parità di genere, le organizzazioni della società civile guidate da persone con disabilità, le organizzazioni della società civile che rappresentano persone di diversa razza o origine etnica, comprese le associazioni di donne immigrate.
Rappresentanza nei comitati di sorveglianza
I comitati di sorveglianza guidano l’attuazione dei fondi UE e garantiscono che questa sia conforme ai criteri stabiliti nell’articolo 39 del regolamento sulle disposizioni comuni: efficacia, efficienza, rilevanza, coerenza e valore aggiunto dell’UE. Le disuguaglianze di genere incidono su tutti questi criteri. Pertanto, garantirne il rispetto richiede livelli elevati di competenza in materia di genere, sotto forma di orientamenti provenienti dai partner pertinenti e dagli esperti sul tema. La rappresentanza dei comitati di sorveglianza dovrebbe tenere conto di diversi aspetti:
- la rappresentanza di parti interessate pertinenti per la dimensione di genere: vale a dire, garantire la rappresentanza delle suddette parti interessate — in particolare gli esperti in questa materia —, nella sorveglianza delle attività di consultazione dei comitati;
- la rappresentanza sia di uomini che di donne: assicurare l’equilibrio di genere tra i membri del gruppo (una rappresentanza con una proporzione di almeno 40/60). Ciò significa anche considerare la rappresentanza di donne e uomini in quanto beneficiari delle politiche e nei processi decisionali. Le donne dovrebbero beneficiare delle politiche dell’UE nella stessa misura degli uomini. Tuttavia, rispetto agli uomini, sono notevolmente sottorappresentate nelle posizioni decisionali. Quando vi è uno squilibrio di genere nella partecipazione alla pianificazione e ai processi decisionali relativi alle azioni politiche, esso incide sui risultati, con gravi conseguenze per donne e uomini. Le politiche beneficiano di prospettive diverse. Una rappresentanza più equilibrata dal punto di vista del genere apporta esperienze diverse che possono migliorare i processi decisionali e i risultati complessivi.
Austria: i funzionari accrescono la loro conoscenza in materia di uguaglianza e sorveglianza nell’ambito dei fondi UE
Nel quadro dell’accordo di partenariato dell’Austria, il paese ha adottato varie misure per includere esperti e partner che si occupano di genere. Come indicato in precedenza nel presente kit di strumenti, tra queste vi sono:
- la formazione di gruppi di riflessione che includano esperti in materia di parità di genere;
- l’organizzazione di conferenze aperte di una giornata sui risultati intermedi delle osservazioni pubbliche sul progetto di bilancio;
- il coinvolgimento di un esperto rappresentante nazionale ufficiale sull’uguaglianza di genere (della Cancelleria federale);
- la garanzia di una partecipazione equilibrata di donne e uomini nel gruppo di programmazione.
I funzionari coinvolti nel Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) hanno beneficiato di una formazione per iniziative a favore della parità di genere, organizzata attraverso l’assistenza tecnica nell’ambito del fondo. La valutazione del programma operativo del FESR comprende una valutazione distinta dei principi orizzontali, comprese le attività di integrazione della dimensione di genere nei singoli assi prioritari. La valutazione ha inoltre coinvolto attivamente le parti interessate pertinenti, inserendole nei gruppi direttivi e nei laboratori. Per quanto riguarda l’attuazione del fondo, la sorveglianza e la guida delle attività, gli esperti di genere e i rappresentanti dei partner sono inclusi nel comitato di sorveglianza. In quanto membri, essi garantiscono una rappresentanza equilibrata e diversificata di prospettive diverse.
Per garantire che i candidati e il personale delle autorità di gestione comprendano gli aspetti della parità di genere, sono attuate due diverse misure, destinate a questi due gruppi separatamente. Ogni candidato riceve un «questionario sulle pari opportunità», che migliora la sua conoscenza delle disuguaglianze di genere esistenti e di come affrontarle nell’ambito di attività finanziate. Nel contempo, viene condotta una formazione sulla parità di genere per il personale delle autorità di gestione, affinché quest’ultimo approfondisca la propria conoscenza sull’argomento.
Le misure del FSE comprendono anche attività finalizzate all’ampliamento della «banca della conoscenza» per la parità di genere all’interno del fondo. Ricevono sostegno le agenzie intermediarie (Zwischengeschalittete Stellen) nonché i beneficiari impegnati nell’attuazione sistematica della parità di genere in tutte le fasi dei progetti. In ogni priorità d’investimento del FSE, almeno la metà della dotazione di bilancio dev’essere destinata alle donne e almeno la metà di tutti i partecipanti alle attività previste è costituita da donne. Per monitorare il FSE sono stati istituiti due gruppi di riflessione distinti: uno per l’integrazione della dimensione di genere e uno per la parità di genere. Creati durante la fase di pianificazione e destinati a operare per tutta la durata del fondo, tali gruppi monitorano i progressi compiuti nella riduzione delle disuguaglianze individuate tra donne e uomini attraverso le misure del FSE.
Footnotes